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Al Chiariss. Professore Cavaliere

LUIGI MUSSINI


Amico carissimo.

Sono qui che studio da mezz’ora a trovar parola per dedicarti questa lettura su La vite, l’acquavite e la vita dell’operaio. Tu artista tutto spirituale ed amante della pura bellezza, tu assegnato e parco nelle cose del vivere, e nemico d’ogni esagerazione, che hai che fare con l’acquavite, i briachi, le bettole, le carceri, gli spedali, e simili miserie tutt’altro che artistiche?

Io intendo: l’arte vera, che non tira a solleticare i sensi, ma a educar l’intelletto, può entrare anche in queste miserie della vita, ed entrarvi da pari sua. Anzi ora mi sovviene, che visitando giorni sono il tuo studio, vidi incominciato a sbozzare da te, che hai sempre intendimenti civili ne’ tuoi lavori, il padre Spartano che insegna al figlio l’astinenza con lo spettacolo d’uno schiavo briaco.