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ove si serbano i fasti delle imprese marziali. Allo aprirne i volumi adulatori ne esala funesto vapore di carnificine. La tromba della vittoria come suono magico instupidisce le menti, e senza persuaderne alcuna le soggioga col terrore. Il furente conquistatore calpesta le nazioni, e anela insieme di conseguire gli encomj da esse. In tal guisa per una strana incoerenza stima nell’universale gli uomini, e partitamente li dispregia. Siede costui in trono d’ossa, e mira sogghignando la giustizia che gli piange a’ piedi. Questo è quel sanguinolento fantasma perpetuo nemico della tranquillità umana. Le ruine, i deserti sono gli effetti delle sue illustri devastazioni. Deplorabile ammirazione in vero quella, con la quale si esalta chi spinge un branco di maniaci alla strage. Ma infine ogni più vasta celebrità di nome, altro non è che il garrire di pochi uomini, per breve tempo, in angusto spazio della terra.