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pur quelle braccia, le quali ti accolsero bambino: questo è quel seno in cui ti ricoverasti dalla culla abbandonato. Deh lo stesso ora ti sia di conforto, nè fa’ ch’io debba dolermi di averti nodrito! Questa solo riconoscenza ti chiedo, che siccome ebbi cura del principio di tua vita, così tu l’abbi della fine della mia. Deh ti calga di me: serbati per sodisfarmi questo debito. Con quella pietà con la quale ascoltai i tuoi vagiti, ora tu ascolta questa mia voce dolorosa. Ma se tu ingrato mi abbandoni, che altro mi rimane se non di scendere alla tomba.» Mentre ella così dicea stillavano le sue lagrime sul petto di lui, il quale ammollito da quelle cadde fra gli amplessi de’ servi. Poi con voce repressa diceva: «perchè, donna pietosa, m’hai tu serbato a vita così dolente?... quant’era meglio che io anzi conoscerla cadessi nel mare profondo! Eccomi già due fiate salvo dalle sue tempeste, ma in preda a più in-