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contanente lo ricoverò nelle sue stanze. Ivi nell’avvolgerlo in nuovi e candidi lini osservò la collana, e il motto, e fece congettura che fosse quel parto abbandonato non per miseria, ma come furto d’amore o per tristi presentimenti. Quindi bene incominciando la vedova illustre così benefica impresa ordinò solenne pompa di sagrifizj a implorare al bambino la provvidenza de’ Numi. Fra’ quali ivi sendo specialmente venerato Vulcano, ella celebrò nel tempio di lui una ecatombe. Ma quando il sacerdote all’ara alzava con le braccia il fanciullo in atto di consegnarne la difesa al Dio, e insieme lo accompagnavano cori di fanciulle e giovanetti incoronati, e flauti, e timpani, e fumo d’incensi, una fiamma fugace lambì la fronte del bambino senza offesa. Si turbò da prima il sacerdote; gli spettatori anelarono temendo il fulmine di Giove. Ma poichè niuno tremendo indizio apparve, confortati anzi gli animi, giudicarono quel prodigio come segno di