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tristarla togliendole l’oggetto di tante sollecitudini, non le fa ora comuni con lei? Forse i benefizj di quella si oppongono a’ diritti paterni? Potrebbe il giovane rimanere in Lemno a consolare gli estremi giorni di Agarista; potrebbe Cleante accumulare in lui benchè assente i benefizj della paterna liberalità. Risplenderebbe così la sincerità del suo cuore nel compiacersi che si raddoppi la fortuna della sua prole.
Considerate adunque da saggi, o venerevoli cittadini, che quello infante fu gettato alle onde, ed a’ venti da colui il quale ora fa risonare quest’aula di giustizia col sacro nome di padre. Egli si scusa con la riverenza alle voci divine. La vera voce divina è quella innata ne’ nostri cuori, la quale ci esorta sempre ad amare, accarezzare, nodrire i nostri parti. Questa è l’eterna volontà degli Dei, la eterna legge da loro prescritta alla natura: contro la quale non