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CAPITOLO XII.
Risposta della madre adottiva, e sentenza del magistrato.
Nuova, io credo, è la controversia presente o sapientissimo magistrato: perocchè dove si suole contendere dello acquisto di facoltà, e di campi, e di oro, e di gemme ereditarie, le quali cose tutte sono ministre a sodisfare gli umani appetiti, ora invece qui si gareggia di possedere un figliuolo, il quale non produca utilità alcuna o ricchezza a chi lo pretenda suo, ma anzi dispendio, cure e sollecitudini quotidiane. Nel quale inaudito e maraviglioso litigio sembrano emulare i sentimenti più nobili, e delicati del cuore umano con tanta ostinazione, con quanta in altra causa non cavillò forse mai l’avarizia più tenace. Tale è il benigno aspetto della presente contesa, con benigne parole esposta. Mi duole però