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l’imperio di natura, e di religione, il quale non è soggetto a prescrizione per qualunque avvenimento. Sempre è intero quanto sacro il diritto paterno, al quale non vi è consuetudine, legge, autorità alcuna superiore. Or chi fia che biasimi Cleante di avere non già sottoposto il figliuolo alla bipenne sacerdotale, ma di avere sperato anzi di sottrarlo al suo tristo fato? E che altro fece il provido genitore, se non porre in tutela de’ Numi quella prole che sembrava generata nell’ira loro? Ma poichè e’ si hanno preservato Erostrato e riposto nelle braccia paterne con tali vicende, che ben dimostrano placato lo sdegno loro, ecco il seno di Cleante ansioso di amplessi lungo tempo desiderati. Egli non altro brama che di cancellare con ogni prova di affetto, per tutto il rimanente di sua vita, la memoria di un sol giorno crudele. Sempre dolente da che sciolse dal lido la prua fatale, già da molti anni deplorava come spento il suo figliuolo.