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diverse opinioni. Venne quindi il giorno assegnato a discutere la causa avanti i Pritani di Corinto con somma frequenza di uditori. Il primo a declamare fu l’oratore di Cleante in tale sentenza.
Quando gli Atleti si sentono inferiori a contendere con la forza la palma contro l’antagonista ricorrono alla supplantazione. Non mai più manifestamente ciò apparve quanto nella contesa presente. Una insidiosa eloquenza degli avversarj si sparge nel Foro, e tenta di preoccupare le menti vostre, giudici venerandi. Ma voi accorti non meno del sagace Re d’Itaca saprete quant’esso deludere il canto lusinghiero delle Sirene. Al quale paragonando io le garrulità de’ miei contrarj le esalto in vero più che non comportano i meriti loro. Imperocchè empiono i trivj e le piazze non essere ben provato il principio della presente azione di Cleante, cioè ch’egli sia padre del giovane da lui richiesto come suo. E certo è maravigliosa la intrepidezza di costoro,