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la immagine di Nettuno, lesse il motto «a Te sacro.» Chiarito omai con chi parlasse, contemplava il florido aspetto del giovane, considerava che il recente caso distruggeva i timori di parricidio, sottentrava a questi la diffidenza alle predizioni degli indovini riuscite spesso fallaci. Dalle quali interne discussioni al fine trasportato gettò le braccia sovra il figliuolo, il quale di questo improvviso impeto sentì gran maraviglia. Aperse quindi Cleante la fonte degli affetti paterni, e con affannose interrogazioni trasse da lui contezza della precedente sua vita. Nè si contenne in quella violenta commozione di manifestargli schiettamente a che lo avesse indotto il terrore di presagj divini. Parve al giovane acerba quella deliberazione, pure dissimulando onestamente si astenne di turbare, con alcuna doglianza, tanta allegrezza. Volea quindi Cleante incontanente condurre seco il giovane, nell’animo del quale benchè, a segni manifesti lo rico-