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CAPITOLO I.


Portenti e nascita.


Quello che si narra di Ecuba quando avea Paride in grembo, avvenne ad Ippodamia madre di Erostrato. Perchè sognavasi continuamente di produrre faci, le quali incendessero or palagi, or templi, ond’ella spesso dal terrore destata invocava gli Dei, e si querelava col suo consorte. Ma Cleante, che tale era il suo nome, anzichè sfogare in lamenti infruttuosi, interrogava gl’indovini, consultava gli oracoli, offeriva vittime per investigare la mente de’ Numi, e placarli se fossero sdegnati. Le risposte di quelli minacciavano in sensi ambigui, che il fato destinava quel parto a far dolente la vita de’ genitori, che quelle visioni indicavano fuoco profanatore; che gli Dei già miravano con torvi sguardi quel tristo germe; e che le tenebre avrebbero ingom-