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la Città che allora si reggeva a repubblica, si davano fastidio l’un l’altro perciò presero quel nome di Bandini, riserbandosi però l’istessa nostra arme, e per lungo tempo si chiamaron Bandini-Baroncelli; ma poi a poco a poco lasciarono quell’aggiunta di Baroncelli e si chiamarono solamente Bandini».

Seguita raccontando che suo padre Tommaso Baroncelli, tornato a Firenze dalle Fiandre dove aveva disimpegnato diverse alte cariche imperiali, Cosimo I lo prese a Corte facendoselo maggiordomo, e che fra il duca e lui si stabilì una tal corrente di simpatia reciproca, che non poteva viver l’uno senza l’altro; tantochè il sovrano dette l’abitazione a Tommaso nel ducal palazzo di via Larga, e tantochè ancora, recatosi Cosimo a Roma nel 1569 per ricevere da Pio V la bramata corona granducale andò al di lui ritorno il maggiordomo fra gli altri ad incontrarlo fuori di porta Romana, e nel giubbilo irresistibile onde fu assalito salutandolo granduca, gli venne sì forte mancanza che lo mandò in brev’ora all’altro mondo1.

II

A qual tempo debbasi riferire precisamente la primitiva costruzione della villa Baron-

  1. Oltrechè dall’attendibile C. Baroncelli, narrasi lo strano e funesto caso dall’Ammirato, che se ne dichiara testimone oculare.