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La rugiadosa nudità gli apparve.
Trasfigurato dall’amore Ubaldo
Volto agli amici e al Sacerdote: quivi
Mi dava Iddio la mia fanciulla, l’uomo
595Ciò che il ciel congiungea, non discompagni
E sì dicendo per la man si prese
La fidanzata tutta sua. — Chi vide
Quel pallore di vergine tremante
Fiorire a un tratto di pudiche rose,
600Ha la più santa poesia nel core.
     Teneramente umidi gli occhi, al Cielo
Supplicando li spinse il sacerdote,
Ambo levò le palme; e quando al petto
La man tornò benedicente, questa
605S’udì sul colle risuonar parola:
Amore integro nell’amore ignudo —
Era la voce che non erra mai.

f i n e