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540Della funerea bara; indi gli amici
In su spingendo un frangionato d’oro
Medicator, ed ultimo venìa
Uno di quei che sacerdoti, il duro
Seguon vagare delle schiere, e in core
545Addentrata la croce, ai pianti umani
Scopron la faccia del dolor divino.
  Non lungi dalla cresta era del colle
La dolorosa compagnìa, quand’ecco
Dal profondo silenzio de’ giacenti
550Lene lene un sospiro esce siccome
Flebil sussurro di fanciul che in sogno
Ribacia il riso de’ materni baci;
Succede a quello un sospirar più lungo,
Quindi un mover di braccia lento lento.
555Febbroso Ubaldo, trasognar si crede,
Rapidissimamente il cor gli batte,