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attraverso l’aria fresca e profumata a guisa di una misteriosa carezza che lo guidasse verso il futuro. La sua giovine anima compressa volò ebbra di riconoscenza alla pietà femminile che tanto dolcemente gli sorrideva.
— Ne fai spesso di questi disegni?
— Sempre, quando posso.
— Forse anche quando dovresti studiare?
— Forse.
— E non ti sembra che sia male ciò?
— No, non mi sembra.
Anna non trovò alcuna obbiezione da opporre alla ingenua confidenza. Per quanto ella ne vedesse il lato intaccabile, sentiva che in fondo Flavio aveva ragione, e le venne il desiderio di penetrare più addentro in quel piccolo pensiero chiuso.
— Se gli studi che fai non ti piacciono, perchè non lo dichiari francamente? Nè il signor Pompeo, nè gli altri tuoi parenti vor-