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— Flavio — disse Anna ad un tratto — tu sei ancora giovane, non puoi comprendere chi fosse veramente colui che abbiamo perduto.
— Io lo so — rispose Flavio con molta semplicità.
Anna prese allora a considerare il pallido volto del suo amico, si ricordò che era meno fanciullo di quanto potesse far credere il suo aspetto; vide ad ogni modo nella piega dolorosa delle labbra le traccie di una sensibilità superiore agli anni e la bontà colla quale lo aveva sempre trattato assunse, in quel medesimo istante, un grado di simpatia più elevata che glielo fece riguardare come fratello. Di tutte le persone che avevano pianta la morte di Gentile Lamberti nessuna le era parsa, come quel fanciullo, vicina a lei, al suo modo di amare e di sentire.
Con uno slancio improvviso dove la passione dolorosa si vestì di una ineffabile dolcezza ella disse;