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occhi a cui appendersi, di altre mani da irrorare: ed egli le beveva, quelle lagrime, avidamente, nell’aria umida e densa che gli palpitava sul viso un soffio gelido di morte.

A un tratto non vide più nulla; non la massa incerta delle persone che lo precedevano, non i punti luminosi delle torcie, nemmeno la più lontana rifrazione delle fiamme, nulla! La muraglia nera della notte gli stava davanti terribilmente muta.

Ciò che aveva paventato accadeva. Il corteo funebre, che si era andato di continuo assottigliando, si tolse a suoi occhi, improvvisamente divorato da un più fitto strato di nebbia. Egli si trovò solo, perduto nelle tenebre.

Mosse alcuni passi nella stessa direzione, con una forza di volontà disperata che gli faceva sbarrare gli occhi e tendere le palme in attitudine di respingere un nemico; ma il nemico opponeva la sua molle resistenza di fantasma imponderabile, lo serrava e lo sof-