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magnetica le torcie accese che rompevano l’oscurità con piccoli punti gialli, intorno ai quali il riflesso roseo della fiamma venendo a contatto colla nebbia tracciava una zona delicatissima di color violetto, morente in una gradazione quasi inafferrabile di verde pallido, poi di grigio, poi di grigio più intenso, che mescendosi alle irradiazioni delle torcie vicine spargeva nella nebbia un chiarore madreperlaceo di un effetto misterioso. Tutti i preparativi del funerale, la chiesa addobbata a lutto, il catafalco, i fiori, la folla, ognuna delle cose stabilite e fisse, ognuna delle materiate manifestazioni umane scomparve dalla sua memoria. Un mondo ignoto sorgeva per lui da quelle tenebre stranamente iridate: mondo di larve rompenti l’ostacolo con petti virili, singhiozzanti con femminei seni: mondo di lagrime portate a vagare lungi dagli occhi che le avevano spremute, lungi dalle mani che le avevano terse, erranti in cerca di altri