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la molta lontananza e per il velo di nebbia che si stava svolgendo sulla città, poi distinto nel lugubre drappello dei necrofori, nei rocchetti bianchi del clero sopra cui ondeggiava la croce dai pallidi riflessi d’argento, finalmente il carro in un nimbo di fiori. Ecco! Il fanciullo si aggrappò al muro, strisciandovi sopra la faccia con un spasimo improvviso. Gentile Lamberti gli passava davanti morto. Morto! Sbarrò gli occhi, meravigliato di non vederci più; sentì il muro bagnato sotto la sua guancia e si accorse di piangere...

Quando tornò a vedere, il carro aveva svoltato verso la chiesa seguito dai parenti, dagli amici, dalle rappresentanze cittadine. Molte persone che avevano conosciuto anche per poco l’uomo insigne che non era più molti di coloro che senza averlo conosciuto personalmente onoravano in lui la rara concordanza fra l’ingegno e il carattere venivano in seguito e ad ogni svolto di via altri se ne