Pagina:La vecchia casa - Neera, 1900.djvu/275


— 260 —

che tutte le sue fibre ne tremavano. Stettero per un po' di tempo muti, mentre intorno a loro si destava gradatamente la vita nelle fronde degli orti mosse dalla brezza mattutina, negli indistinti pigolii dei nidi, nel fruscio occulto dei cespugli, nella luce che scialba dapprima si veniva man mano accendendo di colorazioni intense.

— Le vorrei dire una cosa — disse Flavio.

Anna rispose precipitosamente:

— La so.

Flavio non parve sorpreso. Non c'era forse fra di loro una intima comunicazione, un accordo meraviglioso di sensazioni che rendeva superflua quasi sempre la parola? Con un ritorno ingenuo alla sua lontana infanzia egli appoggiò la fronte sui ginocchi di Anna mormorando:

— Saremo vicini sempre.

Anna rimosse delicatamente dai suoi ginocchi la fronte di Flavio, sollevandosi per