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la vôlta del tempio, sì che il fanciullo le udì e ne ebbe un sussulto. Anche questo egli sapeva, ma sentirlo dire da un altro gli parve brutale.
Sedette su un banco vicino al catafalco che si pose allora a guardare con intensità, accarezzandone coll’occhio ogni minuto particolare di colore e di forma, divagando di sensazione in sensazione, di idea in idea, secondo una particolare attitudine della sua immaginazione avvezza a prestare anima e vita a tutti gli oggetti che lo circondavano.
Così risalendo senza accorgersene dal suo dolore al suo affetto ed alla causa che li aveva generati entrambi, rivide se stesso quando, pochi anni prima, era venuto a Milano dalla lontana provincia senza che fosse stata versata una lagrima per la sua partenza nè che una carezza lo avesse accolto all’arrivo. Orfano, allevato per pietà da parenti poco prossimi e troppo poveri per potergli