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tudine di rivolta e intanto che dibattevasi contro i piccoli ostacoli materiali, tendeva con ansia l'orecchio alle voci dei due giovani che si erano straordinariamente abbassate di tono. Ora non percepiva che qualche sillaba, qualche motto staccato. Tuttavia il dialogo continuava animatissimo, passando dal sommesso bisbiglio della parola al fruscio alato del sorriso ed al singulto spezzato che fa gorgogliare la voce nelle fauci con un canto di acque profonde.
Nell'ansia, Anna sospendeva l'opera, madida la fronte di sudore. A un tratto le voci tacquero. Il silenzio altissimo non era più interrotto che dalle pulsazioni del suo cuore tumultuante. Che cosa avveniva! Erano forse partiti? o Flavio era partito? Provò un istante di vertigine. Dove, dove erano? Perché tacevano? Le parve di udire un piccolo colpo di tosse, ma avendo in quel medesimo istante urtato in una spazzola che cadde rumorosa-