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Ella diede un balzo fino all'uscio, chiudendolo a chiave con un terrore irragionato e convulso, mentre Elvira rispondeva a Flavio:

— Si sta vestendo.

I due giovani entrarono nel salotto che faceva fronte alla camera di Anna. Il mormorio delle loro voci le giungeva distinto attraverso il breve spazio. Diceva Flavio:

— Però verranno?...

— Sì sì, verremo e subito.

Così rispondeva Elvira con un trillo di allodola felice.

Anna si coperse rapidamente, smaniosa di sottrarsi ad una impressione penosa, o meglio a due impressioni; una penosa e l'altra irritante: e forse ad un'altra ancora più acuta, più indefinita, a cui si mesceva un bizzarro istinto di pudore segretamente offeso.

Per dispetto i nastri si spezzavano, i ganci non si congiungevano. Sotto la sua mano febbrile la stoffa sembrava prendere una atti-