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vi era di bellezza esterna nel lavoro di Flavio non poteva sfuggirle, e se la commozione di Anna le riusciva impenetrabile, i dileggi del signor Pompeo non la convincevano interamente. Pensò infine che una seconda parola gentile la si poteva arrischiare senza compromettersi troppo e si avvicinò al giovane nell'ondeggiamento chiaro della veste, con un amabile sorriso sulle labbra, dicendo:
— Il professore, fedele ai principi rigidi dell'etica, non vuole guastarla cogli elogi. Speriamo che il pubblico non avrà i suoi scrupoli.
Flavio corrispose sorridendo al sorriso della fanciulla; ed anche più tardi, ed anche il giorno dopo, doveva rimanergli impressa nella memoria la fossetta voluttuosa che si era disegnata in quel momento sulla guancia di Elvira.