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Elvira, che non aveva ancora preso parte alla disputa, accennò a parlare. Non ben sicura però o già pentita, si ritrasse, mentre Flavio completava con fuoco la difesa di Anna esclamando:

— E perchè il personaggio che io intendo di rappresentare deve ad ogni costo somigliare a lei od a me o ad uno qualunque? Non può essere un altro? Uno che lei non ha visto, che probabilmente non vedrà mai?

— E quella scarpa — interruppe il signor Pompeo, sdegnando di entrare in discussione col suo antico allievo — Dio sa mai che calzolaio l’avrà fatta! Non parliamo della luce nè del chiaroscuro: sono una aberrazione.

Detto ciò, a guisa di sentenza inappellabile, il professore voltò le spalle al quadro. Elvira lo seguì domandandogli piano:

— Crede veramente che non valga nulla?

Senza la menoma esitazione egli si arrestò netto sui due piedi e sollevando la mano con