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Dopo pochi passi, voltando l’angolo, si trovò dinanzi alla chiesa di Sant’Ambrogio e tornò a fermarsi; non più sbigottito questa volta nè tremante, ovvero tremante ancora ma di commozione nuova che sembrava stringergli il cuore dentro una morsa.

Il vecchio tempio era parato a lutto; una gran striscia nera ondulava sulla porta dell’atrio e più lungi, al di là del cortile, altre strisce nere orlate di frangia d’oro velavano a mezzo l’entrata del tempio. Egli doveva saperlo, lo sapeva; tuttavia la realtà di quel lutto apparsagli d’improvviso sembrò rinnovargli il dolore. L’incredulità vaga che si impossessa della mente al primo annunzio di morte di una persona cara mutavasi in certezza davanti alla materiale prova, alla bandiera della morte sventolante sulla casa di Dio.

Un rispetto sacro rese ancora più pallide le guancie del fanciullo. Avanzò a piccoli