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Anna gli venne subito incontro tenendogli aperti gli usci perchè potesse passare senza ostacoli. Quasi nel medesimo punto apparve anche Elvira, vestita di chiaro, coi capelli rialzati in una foggia differente dalla solita. Anna la guardò sorpresa come fosse un’altra persona, morsa al cuore da una improvvisa diffidenza. Pensò che sua sorella aveva avuto ben fretta a vestirsi d’estate, ma non disse nulla.
Flavio intanto cervava il posto favorevole per il suo quadro, alzandolo, abbassandolo, finchè trovasse la luce opportuna. Diceva qualche parola ad Anna, ma mentre si voltava per ringraziarla urtò Elvira. Le chiese perdono, confondendosi un poco, colpito anche lui improvvisamente dall’abito chiaro che la modellava con un vago accenno di statua.
Il quadro era ora a posto e Flavio, rifugiato in un cantuccio, lasciava che le due sorelle ne ricevessero la prima impressione senza