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piangevo qualche volta un po’ più a lungo per sentire contro il volto l’abito di mia cugina.

Anna tentò di sorridere, pure avvertendo una certa contraddizione con un sentimento ben più intimo e profondo che l’andava martoriando da qualche istante.

— È molto tempo che siam qui — disse alzandosi.

— Sì? — fece Flavio con sincera meraviglia.

Ed Anna allora completò più francamente il sorriso.