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stesso tono di malinconia dolce — che ama le chiese.
— E gli angeli.
Flavio aveva pronunciato questa parola angeli senza saperne il perchè; ma il blando suono della parola stessa lo commosse.
— Angeli o fate che fossero, femminili visioni mi apparivano nelle pieghe del damasco antico. Ero così piccino allora, così mingherlino, che penetravo in qualsiasi cantuccio ed accoccolarmi per terra dietro le tende era una delle mie grandi gioie. L’ondeggiamento della seta mi faceva pensare a gonne misteriose, a fruscii d’ali... Oh! certe sensazioni dell’infanzia come tornano.
Non disse a proposito di che gli tornavano ora quelle sensazioni. Si alzò in piedi, mosse alcuni passi e riprendendo il suo posto vicino ad Anna, la voluttà delle confidenze lo riprese:
— Ricordo una cugina, grande; era mari-