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All’ultima parola Anna arrossì in un modo così violento e ingiustificabile che si passò una mano sul volto per nascondersi.
— La annoio?...
— Come mai può pensarlo? Ho sempre avuto anch’io una grande preferenza per quella chiesa; vi trovo un fascino raccolto e misterioso. Lei forse saprà trovarvi altra cosa, delle ragioni artistiche che ignoro.
— Ma no. Ero un fanciullo quando incominciai a frequentarla. Essa ha davvero quel fascino indistinto che lei dice e che emana dalle opere d’arte a guisa di una bellezza incorporea, più sentita che ragionata. È per questo che tutti le possono ammirare. L’opera d’arte non ha duopo di spiegazioni: deve apparire in mezzo alle turbe nella stessa guisa di un raggio. Chi ha occhi lo vede.
Tacquero alcuni istanti, avvinti dalla profonda simpatia delle loro anime, per cui anche nel silenzio provavano l’impressione di