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— Perchè le mie orazioni non sono lunghe come le tue? Perchè non divido il tuo abborrimento per chi professa una religione che non è la nostra?
— O anche non ne professa affatto.
— O anche non ne professa affatto — ripetè Anna malinconicamente, colle mani abbandonate in grembo, gli occhi alti seguenti un sogno.
Il signor Pompeo non giudicò prudente di continuare una conversazione che gli aveva già guasta la serata. Augurò in fretta la buona notte e se ne andò. Anna soggiunse allora con molta dolcezza:
— Io, vedi, preferisco il dubbio doloroso di un’anima ardente alla tranquilla acquiescenza di chi non si è mai domandato una volta nella vita: dove vado? Religiosa è per me la persona che si inchina davanti al mistero e lo rispetta, non colei che sul mistero non ha mai palpitato e professa i riti nello