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coperto di glicini. E forse non vi troverò sola, Lui o Lei, sarà sui vostri ginocchi.
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Ricevo la vostra lettera che mi annuncia la nascita della bambina. Sono contento e nello stesso tempo mi dispiace di sapervi ancora agitata e triste. Quando vorrete essere ragionevole? Ora vi crucciate perchè io non vedrò nostra figlia. Ma sì, la vedrò, ve lo prometto. Chiamatela pure Elvira; è il nome che io vi davo nei primi tempi, ricordate? quando non conoscevo ancora il vostro. È un nome che amo e pronunciandolo penserete che io pure l’ho tante volte pronunciato. Mi dite che non somiglia all’altra vostra figlia. Meglio. Datemi presto notizie della vostra salute che desidero e vi auguro buona sotto tutti i rapporti; ma siate calma. Non avete mai temuto i sospetti, eppure essi potrebbero nascere quandochesia da un contegno imprudente. Siate cauta. Come vedete sorveglio anche da lontano la vostra felicità; essa non può fondarsi, specialmente per la donna, che in una grande normalità di condotta e di ambiente. Sarei veramente mortificato se mia figlia dovesse crescere con idee esaltate e violenti, le quali, mi dispiace dirlo, non sono affatto estranee, alla famiglia in cui vivete; adoperatevi dunque a moderare il vostro cuore e la vostra fantasia; sarà bene per tutti.

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