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— Ebbene! povera donna, l’anima vostra è pronta di corto ad incontrare il Signore?

— Pur troppo, io credo di no, ed ecco quel che mi sgomenta, e mi toglie tutta la pace.

— Dunque voi cercate la vostra salute? Volete scampare dalla collera avvenire, dal giudizio spaventevole di Dio?

— Sì: io cerco la mia salute, gridò ella coprendosi la faccia con una mano, e coll’accento del più ardente desiderio. Sì, vorrei andare in paradiso, e non so più come fare!

È molto tempo che ci pensate?

— Due anni fa, per le feste, io mi trovavo verso Les Vaches, nella montagna, quando sulla sera arrivò alla nostra capanna un viaggiatore forestiero; ei ci passò tutta la notte. Parlava di Dio e del Cielo, come se ne venisse. Aveva un libro dove ci lesse molte belle cose sui peccatori, e sul Salvatore Gesù. Parlò molto con me. Anzi nella notte lo sentii pregare per noi tutti; e per la vecchia, diceva lui, che fra poco comparirà, dinanzi al tribunale di Dio. Partendo la mattina dopo, verso l’alba, mi prese la mano, e mi disse con gran forza (mi pare ancora di udir la sua voce): Povera donna, fra poco voi morrete! quaggiù, io non vi vedrò più; ricordatevi del Salvatore! Cercatelo, cercatelo, mentre egli si trova! Da quel giorno in poi, io non ho più avuto riposo. Ciò che mi disse quell’uomo, quell’angelo di Dio, è qui nel mio cuore. Mi son sentita peccatrice, ho fatto tutto per rassicurarmi, e son ancora nella mia condanna!

— Qual’è stata dunque la vita vostra?

— Ahi! la vita mia non è stata più cattiva di quella