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3. — la pace del signore.


Uomini di Dio, ministri fedeli, che siete sommessi a Gesù, vostro Maestro, che voi amate, e servite notte e giorno; voi, che volete sapere solamente una cosa, ed è, che Cristo fu maledetto e crocifisso in luogo dei peccatori; voi che non vi stancate, in mezzo alla contradizione del mondo, di annunziare a tutti, che la salute non costa niente, che ella è senza patto, che è data e non venduta; voi, che, beati nelle vostre fatiche, siete testimoni delle conversioni, le quali opera la Parola, tocca a voi, servitori del Dio vivente e messaggieri della sua grazia tocca a voi, fratelli, e compagni miei, la sorte di comprendere e dividere meco la gioia, che pur ora aveva inondato il mio cuore, la pace che si sparse in tutto l’essere mio!

Io m’era messo a sedere presso al ponte, e piangeva. L’amor di Cristo stringeva l’anima mia. La testimonianza delle sue misericordie ch’egli aveva pur ora spiegate sotto gli occhi miei; quella prova visibile dell’efficacia della Parola che noi predichiamo; quella benedizione discesa sul discorso d’un povero peccatore come me; il risvegliamento, la risurrezione di quell’anima; questa grazia, questa gloria del Signore m’inebriava, mi abbagliava, ed io non ne poteva sostenere la presenza. — Dunque, io diceva, ella sarà salvata da Dio! L’ultimo giorno non la distruggerà. Oh Signore, Signore, sia benedetto, sia magnificato in queste montagne il Tuo santo Nome! O caro Gesù mio, penetri qui la voce Tua possente, vi chiami ella i Tuoi figli! — Accompagnala, Si-