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averti conosciuto come Salvatore mio? Oh, che amore! che amore!

— Sì, il suo amore è grande! Noi eravamo suoi nemici, ed egli ha esposto il suo Figlio alla morte della croce per noi! Oh, quanto dobbiamo amarlo!

— Ed io l’amerò e m’affretterò a servirlo. Ah Signore mio se sapeste quel ch’è successo dentro di me! Egli è come se io mi svegliassi ora. — E così dicendo, si copri il volto colle mani. — Mi pare d’essere stata liberata, in questo punto, da una montagna che mi pesava sull’anima! Ora mi ricordo dì quel che mi diceva quel forestiero: bisogna nascer di nuovo! Sì, ora io son rinata; sono di Dio! Andiamo, diss’ella, alzandosi e prendendo il suo bastone; lasciatemi partire, bisogna che vada subito a portare tutte questo parole alla mia nipotina, e ai suoi figliuoli. — Povero Abele mio! Se avesse saputo questo cose prima di morire!

— Madre mia, le dissi, alzandomi io pure, e scoprendomi la testa, lasciate il figlio vostro nelle mani di Dio, che l’ha fatto, e ve l’ha tolto, e andate nel nome del nostro Signore Gesù, a raccontare ai nipotini vostri, e a tutto le anime, ciò che ha fatto il Salvatore per l’anima vostra! Andate a dire da per tutto, e fino all’ora in cui voi vedrete Colui il quale v’ha tanto amata, che eravate una peccatrice, che cercavate di meritare la salute da Cristo, ma che Cristo v’aveva amata, primachè foste in questo mondo; e che adesso credete in Lui, o sapete, perchè Egli stesso ve l’ha insegnato, che il suo sacrificio è stato offerto per l’anima vostra, e che il suo sangue, sparso per i peccati, ha lavato i vostri. — Andate, anima buona, e nei brevi momenti che vi riterranno ancora