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Sì gli disse, e il mattadore
Alle giostre mosse il piè;
Cinque tori vincitore
Sull’arena egli stendè.
Gli Altri Bravo invero il mattadore,
Ben gagliardo si mostrò!
Se alla giovane l’amore
In tal guisa egli provò!
Gastone e Mattadori Poi tra plausi ritornato
Alla bella del suo cor,
Colse il premio disïato
Tra le braccia dell’amor
Gli Altri Con tal prove i mattadori
San le amanti conquistar!!
Gastone e Mattadori Ma qui son più miti i cori
A noi basta folleggiar...
Tutti Sì, sì, allegri... or pria tentiamo
Della sorte il vario umor;
La palestra dischiudiamo
Agli audaci giocator.
(Gli uomini si tolgono la maschera, e chi passeggia, chi si accinge a giocare)
SCENA XII.
Detti ed Alfredo, quindi Violetta col Barone; un Servo a tempo.
Tutti Alfredo!.. Voi!...
Alfredo Sì, amici...
Flora Violetta?
Alfredo Non ne so.
Tutti Ben disinvolto!.. Bravo!.. Or via, giocar si può.
Gastone (Si pone a tagliare, Alfredo e altri puntano.)
Violetta (entra al braccio del Barone)
Flora Qui desïata giungi... (andandole incontro.)
Violetta Cessi al cortese invito.
Flora Grata vi son, barone, d’averlo pur gradito.
Barone Germont è qui!.. il vedete?... (piano a Violetta)
Violetta (Cielo! egli è vero!) Il vedo. (piano)
Barone Da voi non un sol detto si volga a questo Alfredo. (piano)
Violetta (Ah perchè venni! incauta!.. pietà di me, gran Dio!) (da sè)