Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
22 |
Flora Fate il galante ancora? (al Marchese)
Ben... vo’ me la paghiate...
Marchese Che diacin vi pensate?... (a Flora)
L’accusa è falsità.
Flora La volpe lascia il pelo,
Non abbandona il vizio...
Marchese mio, giudizio,
O vi farò pentir.
Tutti Su via si stenda un velo
Sui fatti del passato;
Già quel ch’è stato è stato,
Badate (Badiamo) all’avvenir.
(Flora ed il Marchese si stringono la mano)
SCENA XI.
Detti, Gastone ed altri amici mascherati da Mattadori e Piccadori spagnuoli, ch’entrano vivacemente dalla destra.
Gastone e Mattadori Di Madride noi siam mattadori,
Siamo i prodi del circo de’ tori;
Testè giunti a godere del chiasso
Che a Parigi si fa pel Bue grasso;
E una storia, se udire vorrete,
Quali amanti noi siamo, saprete.
Gli Altri Sì, sì, bravi, narrate, narrate,
Con piacere l’udremo...
Gastone e Mattadori Ascoltate.
È Piquillo un bel gagliardo
Biscaglino mattador,
Forte il braccio, fiero il guardo
Delle giostre egli è signor.
D’andalusa giovinetta
Follemente innamorò;
Ma la bella ritrosetta
Così al giovane parlò:
Cinque tori in un sol giorno
vo’ vederti ad atterrar,
E se vinci, al tuo ritorno
Mano e cor ti vo’ donar.