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SCENA VII.


Alfredo, poi Giuseppe, indi un Commissionario a tempo.


Alfredo Ah vive sol quel core all’amor mio!.. (siede, prende a caso un libro, legge alquanto, quindi s’alza, guarda l’ora sull’orologio sovrapposto al camino.)
È tardi, ed oggi forse,
più non verrà mio padre.
Giuseppe (entrando frettoloso.)
La signora è partita...
L’attendeva un calesse, e sulla via
Già corre di Parigi... Annina pure
Prima di lei spariva.
Alfredo                                     Il so, ti calma...
Giuseppe (Che vuol dire ciò?) (esce.)
Alfredo                                   Va forse d’ogni avere
Ad affrettar la perdita... ma Annina
La impedirà... (si vede il Padre attraversare in lontano il giardino.) Qualcuno è nel giardino!...
Chi è là?.. (per uscire).
Commission. (sulla porta.) Il signor Germont?
Alfredo                                                             Son io
Commission.                                                                         Una dama
Da un cocchio, per voi, di qua non lunge
Mi diede questo scritto... (dà una lettera ad Alfredo, ne riceve qualche moneta, e parte.)


SCENA VIII.


Alfredo, poscia il signor Germont ch’entra dal giardino.


Alfredo Di Violetta!.. Perché son io commosso?..
A raggiungerla forse ella m’invita...
Io tremo!.. oh ciel!.. coraggio!. (apre e legge.)
Alfredo, al giungervi di questo foglio....
(come fulminato grida:)
Ah!.. (Volgendosi si trova a fronte del padre, nelle cui braccia si abbandona esclamando:)
Padre mio!