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veramente sicuri soltanto quei colori che per la parsimonia dell'applicazione potranno dar luogo al sovrapporsi del liquido di cristallizzazione. Il quale fenomeno si facilita ancora meglio coll'atto del pennello nel modellare il colore, cioè sempre tratteggiando e impastando, che ponendolo a tocchi piatti e disgiunti come fosse un mosaico.

Avverrà per tal modo che sul sopranuotante liquido si possano, senza tema, applicare altri e più leggeri strati di colore, vale a dire quelle velature che appunto si devono impiegare per condurre a fine il lavoro prefisso da compiere nella giornata.

Nell'affresco osservate queste precauzioni la sua durabilità dipende tutta dalla preventiva scelta del materiale. Bisogna che delle cause meccaniche come il lungo attrito delle pioggie sbattute dal vento o delle frequenti lavature con spugne o cenci troppo rudi abbiano strappato il colore perchè questo si distacchi, oppure che il salnitro sviluppatosi nel muro od anche delle muffe che alterino chimicamente i colori, ne produćano la caduta in forma quasi polverosa: tutte circostanze ed effetti che sono estranei alla opera del pittore.

Altri possibili guasti sono quelli procurati dagli accennati pezzetti di calce viva, rimasti nell'intonaco ultimo per incuria di preparazione, i quali per l'umidità assorbita dall'aria si gonfiano staccando piccole parti d'intonaco e di colore.

Ma i danni maggiori per l'affresco vengono dall'alterarsi dell'arricciato, come è facile concepire, perchè a raggiungerlo per ricercarne le cause o per qualche opportuno rimedio bisogna sempre attraversare il dipinto, nè le cause, per solito, si tolgono od arrestano così facilmente.

L'arricciato si regge sui mattoni o pietre del muro per la semplice aderenza o presa naturale del cemento di calce e sabbia, che non è tale, nè fu mai, da offrire dappertutto