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44 gli elementi tecnici della pittura

« lo però non posso contenermi in questo luogo senza lagnarmi duramente dell'estensore dell’articolo, perché o per trascuraggine o per mancanza d'intelligenza dell’argomento, tralasciò qualche circostanza necessaria onde poter rendere praticabile il vantato metodo dello scioglimento delle cere. Contro il suddetto articolo opporrò le mie replicate esperienze, senz’animo però di tacciare né l’Accademia né il signor Bachellière, giacché non è punto credibile l'impostura in un uomo onesto, né la sorpresa negli accademici più illuminati.

« Io ho fatto per sei volte la prova in diversi tempi del 3° premiato metodo del signor M. Bachellière, avendo in mano l'ultima volta per non mancare di un jota l'articolo copiato fedelmente dall’ Enciclopedia, ove è scritta e lodata l'operazione del suddetto autore.

« Incominciai prima a scaldare l’acqua naturale in un pignattino di terra verniciata e nuovo, poi la satollai di sal tartaro e facendola sgocciolare per carta grigia, vi gettai pezzetti di cera bianca e vergine, i quali con la spatola d'avorio, come si prescrive, mischiai in maniera tale sulle bragie che fecero all'occhio una calda saponata; l’esperienza procedeva benissimo, ma la mescolanza di cera e sal tartaro raffreddata fu tanto lontana dal diventare facile e solubile nell'acqua fresca, come doveva, che tutt’all'opposto acquistò una tale resistenza e durezza quali da sé non ha mai la sola cera. Tornai una o più volte a fare accuratamente la esperienza provvedendomi in diverse officine del sale di tartaro e fino di cremor tartaro: con ambedue questi sali feci separatamente la prova ma senza profitto: ultimamente chiamando due amici, i quali avrei sommamente a grado di poter nominare, sì per dare più peso alle mie asserzioni colla testimonianza di due persone profondamente instrutte nella lettura di sì fatte esperienze,