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28 gli elementi tecnici della pittura

di Zeusi, di Parrasio e di Apelle, se non che un riflesso in quei meravigliosi vasi istoriati che l’Attica diffuse per tutto il mondo antico conosciuto; manifestazione poderosa della nativa vivacità ed attitudine del genio ellenico per tutte le forme d'arte, ma nei riguardi tecnici della pittura, inetta a rilevarne i processi speciali, come a nessuna conclusione positiva poterono condurre i cenni attinenti all’impiego dei colori che Plinio e Vitruvio riferirono trattando dell’arte greca.

Una condizione affatto eccezionale di clima concorse invece alla durata della pittura egiziana. « Sotto quel cielo limpido nulla si altera. Quando Mariette scoprì nel 1851 la sepoltura degli Api, vide in una delle tombe, quella dell’Api, morto al ventesimosesto anno del regno di Ramsete II, l'impronta dei piedi nudi degli operai che tremiladuecento anni prima avevano coricato il dio nel suo sarcofago. Il museo di Gizech (antico museo di Bulac) possiede una pezza di lino, meravigliosamente conservata, che porta il nome del re Pepi della IV? dinastia e conta per conseguenza più di cinquemila anni. La piramide di Unas ha fornito dei pezzi di stoffa più vecchi ancora »1.

Ed un altro coefficente di resistenza offrì pure il carattere essenzialmente schematico dell’arte egiziana. Ignorandosi da quegli artefici l’arte di far rotondeggiare i corpi, vi dominano le tinte piatte, distese uniformemente entro rigidi contorni, il che facilitava singolarmente l’aderenza degli strati del colore al piano d’appoggio, essendo, come si vedrà meglio a suo luogo, un requisito importantissimo della solidità del colore la sua disposizione omogenea.

  1. Girard, La peinture antique. M. Quantin, Paris, pag. 1.