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22 prefazione

criterio tecnico per sola forza d'intuito e d'esperienza, non si saprebbe più ragionevolmente sostituire che dalla cognizione scientifica delle proprietà d'ogni materiale inerente all'uso della pittura — sia per la più lunga conservazione del dipinto che per la maggiore intelligenza del concorso dello stesso materiale nella imitazione delle luci e dei colori. E l'una cognizione inseparabilmente dall'altra, perché sia esigenza ineluttabile dell’arte del dipingere che nello stesso atto del pennello, per ogni suo tocco, si provveda alla solidità ed al significato della sostanza colorante adoperata.

Non occorre certo gran copia di dimostrazioni per persuadere della superiorità che verrebbe ad acquistare l’artista nuovo su quello del passato, ove egli si ponesse in grado di conoscere meglio i proprî mezzi tecnici e trovasse in sé la soluzione ai continui quesiti tecnici che gli si parano nell'esercizio dell’arte.

Ad esempio, né valendosi dei consigli pratici né dei principî teorici che informavano i vecchi trattati di pittura si riescirebbe a spiegare le ragioni che differenziano i varî aspetti dei colori secondo la quantità e qualità del glutine solvente, senza una nozione per lo meno del comportarsi della luce attraverso corpi di densità diversa e dei fenomeni di riflessione e rifrazione dei raggi luminosi originati dalla disposizione molecolare delle sostanze coloranti. Che se per avventura sugli stessi colori presi ad esame si volessero approfondire le cause della loro aderenza ad una superficie qualsiasi d'appoggio, ognuno vede che importa subito sapere nonché della forza di coesione e del grado di affinità fra l’uno e l’altro materiale, ma anche della natura alcalina, grassa, acida delle sostanze artificialmente unite; per tutte quelle possibili influenze che si esercitano reciprocamente tali combinazioni, per le quali vengono pure ad alterarsi i rapporti di aderenza ricercati.