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244 gli elementi tecnici della pittura

che l'imitazione pittorica non abbisogna del rilievo materiale, e fatti ancora più improprii dal riflesso che ogni illusione di distanza essendo già resa difficile da quella condizione inesorabile della pittura di non usufruire che di un piano egualmente discosto in ogni suo punto dal riguardante, ogni grossezza o rilievo materiale di colore visibile verrà a sconvolgere ogni idea di giustezza nella prospettiva aerea del dipinto.

Le eccessive grossezze del colore mascherano o vorrebbero di solito mascherare i punti che non fanno contrasto sufficiente per funzionare come lumi o dove occorre qualche cosa di più vibrato, di più splendente, che per simili casi i colori della tavolozza non offrono. Forse attraverso il sentimento della propria impotenza si fa strada nell'artista l'idea giusta che il suo quadro è da ricominciare su diversa intonazione; ma non è facile rassegnarsi a tale conclusione. Occorre un tirocinio speciale per temprarsi a questi sforzi che sono, d'altronde, incomportabili per certi temperamenti.

L'incertezza dell'esito, la distruzione sicura di una somma di lavoro, che può essere anche di riuscita evidente, considerata nei suoi effetti parziali, rendono perplessi i più forti e intanto la serenità del giudizio si altera, la vista si vela e si inizia una lotta sorda e cocciuta fra lo spirito dell'artista esasperato, e la materia passiva che sembra rimproverargli la sua impotenza e infliggergli l'umiliazione di essersi ingannato. Un'ultima speranza di potere ancora riparare al crollo della visione lungamente sognata investe l'artista che intinge ripetutamente il pennello nei suoi colori e ammassa tinte e martella colpi violenti su quei lumi la cui sporgenza esagerata sul piano normale del dipinto dà luogo di accogliere o pare a lui accolga finalmente quel vivo splendore che è solo nella sua fantasia vieppiù eccitata dall'improba fa-