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230 gli elementi tecnici della pittura

commercio coi nomi di colla forte, colla di Fiandra, colla a bocca, colla di piedi di vitello, colla di ritagli di pelle o di ritagli di cartapecora, colla di pesce od itiocolla, tutte assomiglianti fra di loro per il principale ingrediente della gelatina, ma in fatto diverse per colore, tenacità ed adattamento ai varii usi delle colle.

Il modo di preparazione ha pure grande somiglianza per tutte le qualità di queste colle ed è molto semplice.

Scelte, delle parti animali descritte, le quantità che si desidera di trasformare in colla si lavano da ogni impurità sciacquandole in acqua corrente e poste in caldaia con conveniente quantità d'acqua, si fa bollire per dieci o dodici ore la materia, fino alla consistenza gelatinosa voluta, che si prova versandone un poco su di un piatto e lasciandola raffreddare. Travasata la colla in un tino, per un grossolano filtro fatto di graticci sparsi di paglia, si lascia riposare alquanto ed ancora calda si versa in grandi scatole di legno bagnato dove si lascia congelare abbastanza per poterla tagliare in pezzi rettangolari che si pongono a seccare su reti di filo. Secchi i pezzi si lucidano strofinandoli con pannilini.

Per la pittura, nelle imprimiture a gesso o come tempera, si adopera la colla di limbellucci o ritagli di pelle e quella di cartapecora.

Cennino Cennini insegna il modo di prepararle ambedue: « Egli è una colla che si chiama colla di spicchi la quale si fa di mozzature di musetti di caravella (capra), peducci, nervi e molte mozzature di pelli. Questa tal colla si fa di marzo o di gennaio quando sono quelli grandi freddi o venti; e fassi bollire tanto con acqua chiara che torna men che per mezzo. Poi la metti ben colata in certi vasi piani come conche da gialatina o bacini. Lasciala stare una notte. Poi la mattina con coltello la taglia a fette come di pane;