Pagina:La tecnica della pittura.pdf/206


i colori principali della pittura 197

Per la pittura si mescola l'asfalto alla essenza di trementina facendovelo bollire lungamente ed aggiungendovi in seguito l'olio seccativo di noce. Ma così ridotto perde la facoltà di essiccare completamente tanto disteso in velature quanto mescolato a vernici od essiccanti, onde non è a dirsi come si comporti adoperato denso e perchè si veda colare dai quadri, come lo si vede sempre sgocciolante dalle tavolozze tenute qualche tempo in posizione verticale.

Bruke nel suo libro: Dei colori dal punto di vista fisico, fisiologico, artistico ed industriale, trattando delle ombre tocca dell'asfalto con queste parole: « Bisogna come prima condizione perchè un'ombra sia risoluta che il colore locale si riconosca nella sua costituzione primitiva o nelle modificazioni subìte per riflessione, quanto lo permette ancora il grado di oscurità. A questa legge se ne congiunge strettamente un'altra. La parte ombrosa non deve riflettere luce neutra diffusa alla superficie delle particelle del colore. Per conseguenza sono i colori trasparenti che si prestano meglio nei toni d'ombra ottenuti per mezzo di miscuglio, e siccome nessun colore presenta questo carattere quanto il bitume, che è nello stesso tempo profondo e, per soprappiù, grazie alla sua gradazione di tinta, si presta ad un'infinità di tinte d'ombre, così lo vediamo adoperato, quantunque numerose esperienze infelici abbiano provato che col tempo annerisce ».

L'asfalto nella pittura ad olio, dove ha l'impiego più esteso e dove può esercitare meglio queste singolari proprietà, compie una funzione molto analoga a quella della seppia o del bistro o dell'inchiostro di china negli acquerelli a chiaroscuro, vale a dire portando quell'unità di tinta che è così difficile, talvolta quasi impossibile da ottenersi, volendo fare pitture monocrome di pieno impasto con colori vivi quali i rossi, i verdi e gli azzurri che riuscirebbero