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186 gli elementi tecnici della pittura

il bianco di Meudon, di Bougival, di Troyes e la terra di Vicenza; altre sostanze come la barite, la magnesia, il bismuto e l'amido, possono servire a dare tale corpo alla sostanza colorante estratta dai vegetali come a qualunque colore in soluzione acquosa, ma l'allumina sola si presta con sicurezza pei colori che si devono usare con solventi diversi dall'acqua pura.

Anticamente si impiegavano due mezzi per unire l'allumina alla sostanza colorante. Uno consisteva nel decomporre l'allume di rocca già mescolato al colore con una liscivia di sale tartaro o carbonato di potassa, ciò che rendeva meno bella la tinta ottenuta, l'altro imbevendo l'allumina già isolata dall'allume di rocca, col colore in soluzione nell'acqua, metodo questo che conserva tutta la sua purezza al colore, ed è quello rimasto definitivamente nella pratica.

La più resistente fra le lacche è quella di Robbia. Il Marcucci opinava che questa proprietà le venisse dal fatto che trovandosi la materia colorante nelle radici della pianta potesse concorrervi qualche sostanza minerale. La materia colorante della Robbia contiene infatti molti principii che è difficile ottenere allo stato puro, e che furono già nominati principio porpora, principio rosso e principio aranciato.

La lacca di Robbia scoperta, secondo Plinio e Vitruvio, nelle ricerche per imitare la porpora dei Greci si ricava dalla radice della pianta che è proveniente dall'Asia e si coltiva estesamente nell'Alsazia.

Nel 1829 M. Robiquet et Collin ricavarono dal trattamento della radice della Robbia, con due terzi del suo peso d'acido solforico, una sostanza nericcia contenente tutte le materie coloranti della radice, che fu detta garanzina. Da questa generalmente ricavasi la lacca del commercio con determinante quantità di allumina e di acqua in forma di precipitato che si modella in panni facendoli seccare all'ombra. !