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i colori principali della pittura 185

stente nell'affresco, ma tutti i buoni autori esclusero sempre tale colore dalla combinazione colla calce.

Il cinabro e il vermiglione vanno soggetti a falsificazioni col minio, la terra rossa, il mattone pesto, il sangue di drago, l'orpimento, lo scarlatto. Il minio si scopre coll'acido nitrico che lo colora in bruno. L'alcool bollente si colora in rosso se vi è sangue di drago, ed a freddo pur si tinge in rosso se il tono del cinabro fu rialzato con aniline. Gettando il vermiglione sui carboni accesi, se fosse mescolato ad orpimento tramanderebbe un forte odore di aglio. Scaldato in un cucchiaio di ferro il cinabro deve volatilizzare completamente. Se vi sono residui questi si devono a materie estranee, come mattone pesto, ossido di ferro, ecc. Il cinabro ed il vermiglione sono velenosissimi.

La lacca di Robbia o garance. — Sotto il nome di lacche si comprendono molti colori il cui modo particolare di preparazione, dovuto alla inconsistenza della parte estrattiva colorante di certi vegetali, merita un cenno, fabbricandosi in modo analogo alle lacche, molte falsificazioni di colori minerali.

L'estrazione del principio colorante dai fiori, dal legno o dalle radici delle piante, si ottiene coll'ebullizione nell'acqua o la semplice macerazione delle dette parti che lo contengono. Se non che la sostanza così estratta dal vegetale non potrebbe formare che delle tinture, essendo di corpo insufficente per formare una pasta e quindi inapplicabile alla generalità dei processi di dipingere.

Per utilizzare queste sostanze estratte, di un potere colorante notevole, si uniscono ad una materia inerte, ma sostenuta, adatta a trattenere il colore ed unirsi ai comuni solventi e conglutinanti dei vari generi di pittura; ed ai colori così prodotti si dà il nome di lacche.

L'allumina o le terre argillose, come il bianco di Spagna,