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182 gli elementi tecnici della pittura

si forma il liquido rimane verdastro. Se il liquido diventa rosso denota la presenza del cinabro. Quando il cadmio è puro la soluzione diventa lattiginosa e dello zolfo in certa quantità galleggia sul liquido. I gialli di cadmio sono venefici.

Ocrie gialle o terre gialle, chiare e scure. — Questi colori dimostrati esistere sulle più antiche pitture egiziane, descritti da Plinio e Vitruvio fra i colori adoperati dai Greci e dai Romani, confermati dall'uso sempre più divulgatosi, fra i più solidi della pittura, ad eccezione della terra gialla scura e di quella bruciata che si alterano facilmente, sono composti di parti argillose e marnose, qualche volta mescolate a silice, e colorati dal ferro decomposto per azione d'acque e d'acido carbonico.

Le cave d'argilla ferruginosa sono a certa profondità del suolo ed in strati molto differenti che variano dal giallo chiaro al giallo scurissimo. Le migliori qualità sono quelle untuose al tatto e facili da macinare: in tutte però occorrono ripetuti lavaggi dipendendo si può dire da questi la bontà del prodotto. Dopo le lavature la macinazione e l'abburattamento sono le sole operazioni che si fanno su- bire al prodotto naturale.

Artificiosamente le ocrie gialle di varie gradazioni si ot- tengono sciogliendo il solfato di ferro in acqua di calce o precipitando il solfato di protossido di ferro e solfato d'allumina col mezzo di soluzione allungata di carbonato di soda. La sopraossidazione successiva che si fa esponendo il colore all'azione dell'aria regola le varie tinte che si vogliono raggiungere.

Ocrie rosse. — Le ocrie rosse o terre sono pure un prodotto naturale o artificiale a seconda che si ricavano dai giacimenti naturali di alcune località o provengono dalla precipitazione degli ossidi di ferro su materie atte a fissarne