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168 gli elementi tecnici della pittura

verdi, azzurri e violetti potrebbe formare il bianco che avviene dall'unione dei raggi corrispondenti della luce vera, come dai complementari della tavolozza non si ricava che dei grigi o dei neri, mentre i complementari veri producono luce bianca, basterà qualche esempio pratico per persuadere dell'insussistenza fra i colori conosciuti di un giallo, un rosso, ed un azzurro coi requisiti che si sono dimostrati necessari.

Per iniziare un esperimento qualsiasi dapprima sarà necessario precisare a quale giallo, a quale rosso e a quale azzurro si dovrà dare la preferenza risultando effetti molto diversi dalla diversa materia di uno stesso tipo di colore. Inoltre, questi tre colori da scegliersi, dovranno essere intensi al massimo grado, ciascuno nel rispettivo colore, per rispondere a tutti i casi possibili, e dovranno altresì essere stabili tanto adoperati da soli che mescolati con tutti gli altri. E dippiù... ma è inutile proseguire. Vi è già nel giallo di che arrestarsi d'un tratto.

I teorici usarono pel giallo, nelle loro esperienze, la gomma-gutta, che non si può adoperare se non che ad acquerello perchè a corpo è di colore aranciato ed è quindi fuori del caso. Le altre lacche gialle, perchè di gialli intensi e appropriati all'ufficio di sopperire per tutti i casi possibili sulla tavolozza, non si saprebbe dove rintracciarne altri fuori delle lacche, se non sono peggiori della gomma-gutta le tengono bordone nello scomparire alla luce, nel non avere corpo sufficiente per i miscugli con colori compatti, nel richiedere una quantità grande di vernici ed essiccanti per essere in qualche modo protetti, per alcun tempo, dal decoloramento prodotto dalla luce.

Se non si fosse persuasi che tutte queste difficoltà del giallo bastino per rinunziare all'idea dei tre colori fondamentali, si provi pel rosso.