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166 gli elementi tecnici della pittura

diventa pallido col tempo, e non deve questo effetto nè alla luce, nè all'atmosfera, ma alla ripresa d'uno stato molecolare dovuto alla temperatura subìta nella fabbricazione, perchè è dimostrato che al blu di cobalto impallidito si può ritornare il colore riscaldandolo di nuovo fortemente, lo strato di vernice non serve affatto, non avendo altra azione sui colori che di difesa puramente esterna quale potrebbe essere rappresentata da un vetro soprapposto al dipinto.

Nei colori invece che hanno bisogno di idratarsi continuamente, come il cinabro pel quale è pure dimostrato che sotto l'azione dell'acqua in parte riprende il suo colore, la vernice colla sua impermeabilità impedisce che il cinabro possa usufruire dell'umidità atmosferica, ed ecco la vernice utile da una parte, impotente da un'altra, diventare in questo caso nociva.

Le proprietà delle vernici, per essere delimitate mentre le cause alteranti i colori sono molteplici, diventano così molto spesso dannose in vario grado sullo stesso dipinto, specialmente per tutti i colori che hanno tendenza ad ingiallire per il notevole ingiallimento che esse stesse subiscono col tempo, e se tuttavia in parte sono indubbiamente utili, non sono poi applicabili a tutti i processi di pittura, anzi si limita la loro convenienza alla pittura ad olio, cosicchè in generale si può dire che mancano i mezzi per formare attorno ai dipinti quella sospensione di forze che hanno nel calorico, nella luce, nell'atmosfera, nell'affinità chimica, i rappresentanti più influenti sulla natura delle sostanze coloranti; onde la vagheggiata inalterabilità, e peggio, perpetuità dei colori, non ad altro veramente si riduce che nelle qualità intrinseche delle materie coloranti stesse, qualità delle quali si è detto abbastanza in che limite possano avervi luogo e quanto deve essere considerato ancora l'affievolimento ad esse portato dall'impiego pittorico.