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160 gli elementi tecnici della pittura

dere i poliedri esagonali che fisicamente lo formano, ingranditi dal microscopio, trasparenti come splendidi rubini nella regolare loro invariata seguenza, colle stesse faccettature, la stessa trasparenza e intensità di colore prodotta dal ripetersi dello stesso giuoco di riflessioni, di rifrazioni o di assorbimento di luci, come lo potremo vedere nella riunione di grandi prismi esperimentando in un gabinetto di fisica, l'idea degli effetti singoli di tali unità della massa del cinabro come dell'effetto complessivo, necessariamente uniforme e regolarissimo, ci si affaccierà con quella massima chiarezza e precisione che non si potrebbe mai dal solo considerare o la quantità di cinabro raccolta in un recipiente o distesa in superficie su qualunque piano.

Ma questo piccolo cristallo è già per sè stesso una riunione di parti ancora più piccole il cui modo di legame oltre il regolarne la speciale forma, influenzando il corso della luce, ne determina il particolare colore, per via anzitutto della materia che lo compone, per l'aria e per l'acqua che si interpongono negli spazi molecolari, d'onde non solo tutti i colori che può assumere a seconda di questi, ma ciò che importa rilevare, ed è della più facile comprensione, l'esile compagine di questi minuscoli corpi, il delicato congegno d'unione mantenuto per la picciolezza medesima delle parti, dalla forza di affinità ridotta alla minima potenza, l'evidenza infine del come la più lieve sottrazione di quell'acqua, di, quell'aria, da cui si precisa una colorazione, fissa fin che durano tali circostanze, debba discenderne un cambiamento ed anche una scomparsa per le più lievi cause che intervengano ad alterarvi il modo di propagarvisi della luce, come vediamo nell'esile spessore di una bolla di sapone svolgersi, man mano che si assottiglia, tutte le più fantastiche iridescenze che la fantasia possa concepire.

È là dentro in questa infinitamente piccola intelaiatura